Cosa si studia?
Frequenza
Il corso di chitarra richiede una frequenza base di due ore settimanali: una di pratica individuale o collettiva fino ad un massimo di due persone, e quella collettiva di teoria che prevede un massimo di otto allievi.
Obiettivi formativi
• Saper accordare la chitarra anche senza l’uso dell’accordatore elettronico;
• Utilizzo della giusta postura delle mani, dello strumento e del corpo in relazione alle diverse tecniche impiegate;
• Corretto utilizzo delle timbriche e sonorità espressive sullo strumento in base alle tecniche e al tipo di tocco impiegato;
• Essere in grado di suonare leggendo partiture;
• Suonare in relax senza le tensioni muscolari involontarie;
• Acquisizione di un ottimo senso ritmico;
• Rendere le tecniche acquisite completamente istintive;
• Conoscenza e padronanza degli stili nelle diverse epoche;
• Essere in grado di esprimersi ed esibirsi in differenti contesti musicali;
• Sapersi relazionare in modo competente con altri musicisti all’interno di diverse formazioni strumentali d’insieme;
• Essere consapevoli delle proprie reali capacità raggiunte e saperle utilizzare nel migliore dei modi.
Argomenti trattati
Gli argomenti del corso comprendono lo studio della tecnica Classica, del repertorio musicale in relazione ai generi delle differenti epoche e la formazione pratica attraverso simulazioni professionali in studio di registrazione.
Attraverso questo percorso si è in grado di scoprire i vari colori timbrici espressivi e le dinamiche sonore dello strumento
Tecniche della chitarra classica:
ASPETTI DELLE TECNICHE
CHITARRISTICHE CLASSICHE
Analisi e applicazione delle diverse Posture della Chitarra: respirazione, rilassamento, appoggio corretto dello strumento sulle gambe, posizione delle gambe, delle spalle, delle braccia, del collo e della testa.
Stretching e potenziamento muscolare della mano sinistra.
Strutture Musicali: scale, arpeggi, rivolti, sostituzioni, armonizzazioni.
Mano Sinistra Impostazione Classica: legature di portamento, glissato, vibrato classico, armonici naturali.
Mano Destra Impostazione Classica delle dita: tocco libero, teso, appoggiato, stoppato al ponte, tremolo, armonici ottavati.
Perché?
La migliore tecnica è sempre quella che ci permette di ottenere il miglior risultato, con il minimo sforzo e dispendio di energia.
Le tecniche della chitarra classica sono quelle impiegate nell’arco della sua storia e della sua evoluzione attraverso le composizioni degli autori di diverse epoche.
L’impostazione delle mani è quella tradizionale attraverso l’uso delle dita della mano destra che pizzica le corde con differenti tipi di tocco.
Anche la mano sinistra assume una postura caratteristica e funzionale alle sole tecniche classiche impiegate.
Per questo motivo, il chitarrista che si avvicina ai soli studi classici, impiegherà esclusivamente tecniche e impostazioni relative al repertorio impiegato.
Per chi desiderasse una preparazione chitarristica che consenta di eseguire sullo strumento le sonorità stilistiche di altri generi musicali, al di fuori del repertorio classico, si rende necessario lo studio di altre tecniche più appropriate che si affrontano nei nostri programmi di chitarra moderna.
Nel nostro corso di chitarra moderna, lo studio della chitarra classica è comunque previsto ed incluso, ma affrontato in modo complementare.
Per chi fosse interessato ad un maggiore approfondimento del repertorio e dello studio della chitarra classica si consiglia di seguire questo programma specifico.
Nell’ambito degli studi classici anche l’aspetto dello studio dell’improvvisazione e personalizzazione di un brano musicale non è previsto, perché sviluppato ampiamente nello studio della chitarra moderna.
REPERTORIO
Musica rinascimentale, barocca, classica e romantica
Perché?
L’esplorazione dell’espressività artistica altrui sia nelle diverse culture, epoche, che nelle diverse provenienze di genere, arricchisce il patrimonio lessicale di ciascuno che, con la necessaria maturazione delle tecniche, potrà riproporre le conoscenze interiorizzate a seconda della propria sensibilità e gusto.
In poche parole è necessario saper copiare bene e da tanti musicisti diversi in modo da permettere alla nostra individualità di impadronirsi delle caratteristiche espressive e comprendere meglio quello che più ci si addice e ci corrisponde.
LETTURE
Su partiture musicali affrontate in ordine progressivo di difficoltà suonando in principio su metronomo per poi toglierlo al fine di interpretare le agogiche (minime variazioni di velocità utilizzate a partire da periodo romantico).
Studi solistici e in duo.
Perché?
Saper leggere la musica attraverso il proprio strumento è molto importante per comprendere al meglio tutte le regole grammaticali che governano il linguaggio musicale.
Imparare a leggere la musica non deve essere considerato il fine dello studio, bensì il mezzo attraverso il quale si è in grado di seguire un percorso formativo pratico e progressivo di apprendimento dello strumento musicale.
La scrittura della musica è nata (Guido D’Arezzo 991-1033) e si è evoluta in Italia nell’arco degli ultimi mille anni ed è stata un invenzione che abbiamo esportato in tutto il mondo.
Poter scrivere su pentagramma le proprie composizioni è stato per i compositori una grandissima risorsa, al pari dell’avere avuto a disposizione il primo registratore musicale della storia.
Prima dell’esistenza della scrittura, la musica si tramandava solo per ascolto diretto e per imitazione e, per questo motivo, non sappiamo cosa suonassero e cosa cantassero prima dell’anno 1.000!
A partire dalla fine del 1.800 abbiamo avuto a disposizione anche diverse tecnologie analogiche e digitali per registrare la musica e poterla riascoltare infinite volte, ma resta il fatto che la scrittura musicale costituisce ancora oggi il migliore sistema per imparare a comprendere tutti gli aspetti razionali delle regole che governano la nobile arte dei suoni.
Durante le esercitazioni pratiche, fin dai primi esercizi, saranno sempre usati ausili didattici per imparare ad eseguire rigorosamente a tempo, come il metronomo, o suonare in duo con l’insegnante.
Nel corso degli studi sono incluse e previste le seguenti attività di supporto:
Session in Studio di registrazione con realizzazione di CD.
Session live in concerti organizzati dalla scuola su territorio nazionale.
Stage sui linguaggi ed Incontri tra le sezioni della nostra scuola, con realtà esterne e personaggi dello spettacolo.
Corso di materie teorico – pratiche:
teoria, armonia funzionale, solfeggio parlato (su basi rap), solfeggio ritmico con l’uso di percussioni (su basi musicali), solfeggio cantato (su basi), dettato ritmico (con supporto audio), dettato melodico (con supporto audio), educazione dell’orecchio, educazione all’ascolto.
Nel caso si volesse approfondire lo studio dello strumento in un contesto più ampio e professionale, si consigliano i seguenti corsi complementari:
• Tecniche di trascrizione da musica registrata
• Effettistica – Collegamenti da palco – Microfonaggi
• Computer music Midi, Audio, Hard Disk Recording
• Paroliere e Compositore;
• Storia della musica classica